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la regola del 7 è ancora valida nel marketing?
l'immagine rappresenta la corsia numero 7 di una pista da atletica a indicare simbolicamente la regola del 7 usata nel marketing

la regola del 7 è ancora valida nel marketing?

Finalmente siamo tornate! Vi siamo mancate? Speriamo di sì! Dopo qualche settimana di pausa, perse tra una corsa e l’altra, torniamo oggi a parlare di strategie di marketing e più precisamente della cosiddetta regola del 7.

Ma che cosa si intende per regola del 7 nel marketing?

La regola del 7 ci dice che un potenziale cliente deve vedere o ascoltare il messaggio di un inserzionista almeno 7 volte prima di intraprendere un’azione per acquistare quel prodotto o servizio.

Ma, nel mondo frenetico di oggi, questa regola è ancora valida?

Partiamo dall’inizio e diamo un’occhiata per capire da dove viene realmente questa premessa.

Nel 1859 fu introdotta nel mondo del marketing la regola del 6. La prima volta che un uomo vede un annuncio, non se ne accorge; la seconda volta guarda il nome; la terza volta guarda il prezzo; la quarta volta lo legge; la quinta volta ne parla alla moglie; la sesta volta lo compra.

Negli anni ’30 l’industria cinematografica porta la regola da 6 a 7 step. Uno studio aveva infatti dimostrato che erano necessarie 7 impressioni di pubblicità e promozioni per far sì che lo spettatore vedesse uno dei loro film.

E così la ripetitività dei passaggi pubblicitari ha iniziato a salire esponenzialmente. Pensate che negli anni ’70, il consumatore medio negli Stati Uniti vedeva circa 500 annunci al giorno. Da allora quel numero è aumentato a dismisura arrivando nel 2017 a superare i 5.000 annunci pubblicitari al giorno.

Ovviamente in questo bombardamento costante il nostro consumatore ha dovuto prendere provvedimenti e ha imparato sempre di più a rendersi “impermeabile” a questo strumento.

 

Ma quindi? Nel marketing di oggi possiamo dire addio alla regola del 7 e alla pubblicità?

Beh, non del tutto. Rimane vero che per catturare l’attenzione del consumatore non è sufficiente un solo passaggio pubblicitario, ma allo stesso tempo anche i soli 7 passaggi non bastano più.

Cosa funziona allora con il consumatore di oggi?

I consumatori di oggi fanno costantemente un paio di cose prima dell’acquisto. In primis, scoprono un argomento o una situazione che li preoccupa o un problema che vorrebbero risolvere. Quindi, sì, iniziano a cercare soluzioni su Google o simili.

Esatto il consumatore inizia un lungo processo di formazione/informazione per così dire autogestito.

È sui diversi motori di ricerca che viene eseguita una ricerca frenetica per le recensioni dei prodotti o servizi XYZ, caratteristiche, prezzi, benefici, soddisfazione degli altri consumatori, recensioni, concorrenza

Cosa dobbiamo fare per connetterci con il nostro potenziale cliente?

Esistono 3 modi per connettersi efficacemente con i consumatori:

  1. Crea una SOLUZIONE al loro problema.
  2. Crea una CONNESSIONE con i consumatori.
  3. Pensa in modo CREATIVO quando si tratta di qualsiasi tipo di pubblicità e marketing.

Approfondiamo un po’…

1. Crea una SOLUZIONE – Ciò significa che devi sapere chi è il tuo acquirente e quali sono i suoi problemi personali. Un buon modo per entrare in contatto con questo acquirente è fornire contenuti educativi e informativi.

2. Crea una connessione – Una volta stabilito chi è il tuo acquirente e qual è il suo dilemma, è il momento di stabilire una connessione. Un buon modo per farlo è mettere il tuo acquirente al centro della tua pubblicità e del tuo marketing. La strategia, quindi, non è abbandonare la pubblicità ma ripensarla in modo che i tuoi clienti e i loro desideri siano il fulcro della tua comunicazione. La regola del 7 nel marketing non è morta, sono i contenuti che devono cambiare per poter abbracciare al meglio il consumatore!

3. Pensa IN MODO CREATIVO – Connettiti a ideologie culturali attuali e potenti. Non aver paura di provare nuove idee.

Consumatori sempre più consapevoli e informati si stanno allontanando dalla cieca fedeltà ai marchi e iniziano a esplorare ciò che è personalmente giusto per loro.

Stiamo entrando in un panorama incentrato sul consumatore in cui le relazioni con i marchi sono simbiotiche e basate su ideali condivisi, valori e interazioni reciprocamente vantaggiose.

QueenD? Hai bisogno di un aiuto per la tua strategia? Chiamaci!

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